Trentennale della morte di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci.
Ci è sembrato che il modo migliore per ricordare “Cespuglio” (Angelo Brambilla Pisoni ndr) sia quello di promuovere attività che lui avrebbe approvato perchè coerenti con la sua azione e le posizioni politiche portate avanti di persona soprattutto in quegli anni, quando era punto di riferimento per tanti giovani.
Uno spettacolo su Fausto e Jaio, realizzato dal teatro di Angelo Prati. Un testo “in progress” partito dall’elaborazione di testimonianze di chi ha vissuto quegli anni e quegli episodi.
La prima elaborazione è stata già presentata il 15/03/2007 alla sala della Provincia ed il 18/03/2007 in Via Mancinelli per il ventinovesimo anniversario dell’omicidio.
Ora lo spettacolo è diventato una realtà completa, nella sua forma attuale, frutto di molto lavoro di rielaborazione, svolto con maturità e competenza da Angelo Prati, Patrizio Belloli e Domenico Cicchetti. La nostra scelta di sostenere il teatro di Angelo Prati rimane quella di riproporre un modo di affermare la vita fatto di profondità e volontà di giustizia, che si esprima oggi in qualcosa di bello, esteticamente ed emotivamente coinvolgente e per questo capace di “dire qualcosa” evitando qualsiasi stile celebrativo. Abbiamo voluto offrire un contributo artisticamente valido, ma al tempo stesso in grado di confondersi, di dimostrare vicinanza alle tante persone che in questo ultimo periodo sono state capaci di costruire un’opera di scrittura collettiva, più meditata, ma che si intreccia completandola, con quella iniziata trentanni fa con “che idea morire di Marzo”.
Periodo lungo più di un anno, riempito di lavoro, contatti sempre più intensi, speranze, sensibilità condivise, che a vario titolo e con ruoli diversi, sempre scelti con la massima libertà di partecipazione, ha portato al riemergere di un sommerso che ha il sapore di un riprendersi uno sguardo sul passato, su di noi e sul futuro, di un passaggio dalla giustizia negata alla condivisione del nostro sentire comune.
Questa occasione è probabilmente la cosa migliore che ci hanno lasciato quei due ragazzi rimasti sul selciato trentanni fa, che oggi siamo sicuri parteciperebbero alle molte iniziative che stanno nascendo attorno alla pubblicazione del libro e del DVD, se gli spari nel mucchio avessero colpito un altro di noi.